Kenya, si apre la terra per chilometri: per i geologi l'Africa si sta spaccando in due


Danni a edifici e strade, ma per fortuna nessuna conseguenza per l'incolumità delle persone, in Kenya,
dove una enorme frattura si è aperta nella terra, a causa dell'azione combinata di diversi fenomenici, tra cui movimenti tellurici e alluvioni. Secondo i geologi, si tratterebbe di una fase tettonica che nel corso del tempo potrebbe portare alla divisione in due del continente africano, con la separazione del Corno d'Africa.



La gigantesca frattura si è aperta nella città di Narok, in piena Rift Valley, ed oltre a distruggere alcuni edifici (gli abitanti sono salvi per miracolo) ha squassato anche l'autostrada che porta verso la capitale, Nairobi. A provocare questo tipo di frattura hanno concorso molteplici fattori. Innanzitutto, occorre ricordare l'origine vulcanica dei grandi laghi che circondano la Rift Valley e i movimenti tellurici associati, che possono provocare anche terremoti. Le scosse, comunque, sono una costante in queste zone soprattutto a causa del contatto tra le varie placche africane, quella indiana e quella arabica. Questo basterebbe a spiegare anche la riduzione dello spessore della litosfera ad appena 20 km, circa un quinto di quello delle altre terre emerse in tutto il mondo.

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Come se non bastasse, occorre considerare che secondo gli esperti la litosfera è più sottile anche perché la terra sarebbe basata sul corso di un fiume prosciugatosi in un'era assai remota. Le alluvioni degli ultimi mesi, molto frequenti in questo periodo dell'anno, hanno fatto sì che l'acqua si infiltrasse all'interno della terra e nelle rocce, causando frane e smottamenti che hanno semplicemente aggravato una situazione idrogeologica alquanto precaria.
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/terra_si_apre_africa_kenya_3_aprile_2018-3645183.html

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