ALLUVIONI SENZA PRECEDENTI IN RUSSIA!!!

Strade paralizzate dalle inondazioni a Ussurijsk nel distretto di Khasan.Fenomeno per questa regione della Russia senza precedenti.




I primi piani delle abitazioni sono stati totalmente sommersi.Questo evento ha trovato impreparata la popolazione non abituata a tali situazioni di emergenza.

4 commenti:

Segnodicontraddizione ha detto...

a mo' di 'libero commento',
vorrei condividere con il Curatore di TERRA REAL TIME
e con i suoi lettori e lettrici
la riflessione di un amico fraterno
il quale mi ha scritto :

...Con la rivoluzione industriale
l'umanità ha firmato la propria condanna a morte.

Fino alla fine del XX secolo ciò non era ancora evidente.

Si pensava che i danni dell'industrialismo fossero limitati, misurabili (teorema di Coase) e, tutto sommato, accettabili.
Inoltre, vi era la convinzione che la tecnologia fosse autoriparante:
con i capitali delle tecnologie "sporche" si potevano finanziare tecnologie "pulite"
in grado di sostituire quelle vecchie e ripulire il mondo delle sue scorie.

Ciò che è accaduto negli ultimi trent'anni è esattamente il contrario:
la diffusione a macchia d'olio del "modello industriale"
(Cina e India in testa)
è avvenuta al livello più basso di qualità e di rispetto
dell'uomo e dell'ambiente.

Certo non sono mancati e non mancano i progetti a impatto zero,
nella logica dello "sviluppo sostenibile".
Tuttavia, la situazione complessiva può essere riassunta così:
tanti piccoli miglioramenti, a fronte di un peggioramento generale.

Ciò che è più triste è che sapevamo che sarebbe finita così,
ma abbiamo preferito far finta di niente
e "mettere la polvere sotto al tappeto".

Oggi il punto non ritorno è già stato superato,
perché i cambiamenti necessari
(anche per rimediare all'inerzia degli anni scorsi)
sarebbero talmente grandi e onerosi da risultare impossibili.

Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la dura realtà:
quella di un mondo sempre più:

a) sovrappopolato;
b) gravemente inquinato a livello sistemico;
c) con una situazione climatica fuori controllo;
d) con risorse in esaurimento.

E ogni giorno che passa
il grado complessivo di entropia aumenta sempre più.

A questo punto mi chiedo e Ti chiedo:


può il petrosocialismo (Russia, Kazakistan, Iran, Venezuela)
essere la soluzione ai nostri problemi?
Può un modello economico imperniato sulla "monocoltura" degli idrocarburi
(petrolio e gas naturale)
essere la risposta alle gravissime difficoltà che ho esposto sopra?

Capitalismo occidentale alleato delle "petromonarchie" del Golfo
e Capitalismo socialista alleato con il petrosocialismo
non rischiano forse di far la fine dei "polli di Renzo"? *

E se questi due schieramenti,
nello scenario assolutamente anomalo, apocalittico,
nel quale ci troviamo,
non fossero altro che le due facce di una stessa medaglia
che sta portando il mondo al disastro finale?

Da un punto di vista geopolitico,
mai come ora il mondo è una polveriera pronta ad esplodere
(Libia, Siria, Ucraina, Corea del Nord),
ma c'è una guerra anche in tempo di pace:
la guerra silenziosa contro la Natura,
base di sopravvivenza per tutti noi.
Si parla sempre di giustizia sociale e di giustizia nazionale,
ma si dimentica che c'è una terza forma di giustizia:
la giustizia naturale
(giusto rapporto tra Uomo e Natura).
A questo punto cosa possiamo fare?

Due cose.

La prima:
guardare in faccia, senza ipocrisie,
la catastrofe spirituale, antropologica,ambientale
nella quale siamo immersi,
sapendo che tutto questo rientra in un disegno superiore.

In altre parole: dobbiamo guardare
il mondo 'con gli occhi di Dio'
( a tal proposito ti invito a leggere il messaggio della Beata Vergine del 27 luglio scorso sul sito www.salveregina.it ).


Seconda cosa:
opporci in tutti i modi possibili alla marea montante del Male
che ci circonda, incarnando, a livello individuale,
la figura paolina del "katéchon",
moltiplicando i nostri sforzi quotidiani di Preghiera e di Bene
e affidandoci completamente nelle mani dell'Onnipotente


Grazie



* La parabola dei capponi. | Sciura Pina
www.sciurapina.net/2008/05/03/la-parabola-dei-capponi/

Anonimo ha detto...

18:24 era un bel messaggio di riflessione, poi ci hai messo la religione e tutto è crollato come un castello di carte!!!!

Anonimo ha detto...

Sì,perchè ha messo in mezzo il Katechon che fior di teologi e studiosi non hanno ben capito ancora a chi e a cosa si riferisca e perchè ha citato le visioni mariane che molte volte si contraddicono a livello teologico...in ogni caso,il messaggio evangelico NON E' un messaggio religioso...Gesù stesso disse ai religiosi del tempo che per colpa della loro religione avevano scavalcato la legge di Dio.Caro 10:11 non credere che non ci sia un Dio e un'aldilà solo per colpa degli ipocriti che stanno sviando tutto il mondo dalla verità.Essi non vedono l'ora di portarsi più gente possibile nel buio spirituale in cui proprio essi si trovano.Ciao.

Anonimo ha detto...

Eccone un altro che crede nell'aldilá. È più facile che non ci sia nulla "nell'aldilá", saremo solo polvere!
Per caso sei stato in quel bel posto? No! Qualcuno ci è stato? No! E non venirmi a parlare di quelli che hanno visto la luce è sono tornati...la mente lavora come nei sogni fino a che non si spegne completamente...dopodichè nada!
Altro che angeli, paradiso, inferno e diavoletti vari, ne tantomeno fantasmi o cose del genere...polvere eravamo e polvere torneremo!fate del bene e godetevi la vita che ne è una sola e poi il nulla cosmico!

 


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