Il governo vota a favore delle bombe sismiche nei mari della Sardegna

Escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Solo il mese scorso avevamo esultato per la decisione del Ministero dell'Ambiente di non autorizzare le prospezioni con la tecnica dell'Air Gun

che la ditta Schlumberger vuole effettuare ai margini del santuario dei cetacei a nord della Sardegna. Ma ecco che un mese dopo il governo vota quello che in pratica è un via libera, in barba alle norme costituzionali. (E.C.) coscienzeinrete Talenti Spirituali OLBIA. Tutte le opposizioni schierate con la proposta del deputato di Unidos. I deputati sardi del Pd decidono in massa di non partecipare al voto in contrasto con il gruppo. Così ha commentato Mauro Pili. "Un governo al servizio dei petrolieri che da il via libera alle bombe sismiche fregandosene del Santuario dei Cetacei e delle norme costituzionali che assegnano alla Sardegna la competenza primaria ed esclusiva sulle ricerche petrolifere. Il governo da il via libera alle bombe sismiche nei mari della Sardegna. L'esecutivo e la maggioranza hanno appena votato a favore delle bombe sismiche per la ricerca petrolifera nel Nord Sardegna, nel Santuario dei Cetacei, tra l'Asinara e la Maddalena, passando per Bonifacio. Un voto scandaloso con il capogruppo del Pd che ha richiamato ad uno ad uno i parlamentari che stavano votando in dissenso dal gruppo. Nessuno dei parlamentari sardi del Pd ha partecipato al voto. La vergognosa posizione del governo è emersa con il parere contrario all'ordine del giorno a mia firma ( sottoscritto anche dai colleghi Vella e Rizzetto) dove si chiedeva il blocco delle ricerche petrolifere nei mari della Sardegna. Nell'ordine del giorno si chiedeva il blocco delle ricerche petrolifere con air gun e il rispetto della competenza primaria della Regione in materia di ricerche petrolifere e gas riconosciute da sentenze della stessa corte costituzionale. Un voto gravissimo che ci impone ad una grande mobilitazione referendaria non appena arriverà il via libera dalla cassazione per il referendum abrogativo di quelle norme". Lo ha appena dichiarato il deputato di Unidos Mauro Pili dopo il voto dell'ordine del giorno presentato in occasione dell'approvazione del collegato ambientale che modifica norme delicatissime del settore. Nel dispositivo respinto dal governo si impegnava il governo: 1. a prendere atto dell'evidentissima improponibilità di norme in materia di prospezione terrestre di idrocarburi, con eventuali concessioni, con efficacia nella regione Sardegna; 2. ad esplicitare anche nelle iniziative normative tale richiamo costituzionale e statutario al fine di evitare inutili polemiche considerata la netta e chiara posizione della Corte Costituzionale; 3. ad assumere comunque un'iniziativa normativa che stabilisca l'obbligo di una procedura d'intesa con le regioni, e in particolare quelle a statuto speciale, anche per le prospezioni a mare; 4. ad assumere un'iniziativa urgente al fine di vietare l'utilizzo di air gun nei mari della Sardegna, sia per la gravità degli effetti che per l'impraticabilità ambientale, naturale e paesaggistica di tale procedura di prospezione energetica. "Ora – ha concluso Pili - avanti tutta con i referendum per bloccare questa distruzione ambientale sostenuta dal governo Renzi. In Sardegna gli air gun non passeranno mai". fonte: http://www.sassarinotizie.com/articolo-37106-pili__governo_a_favore_delle_bombe_sismiche_nel_nord_sardegna_.aspx

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