La saggezza indiana aveva già previsto come sarebbero andate le cose!


“Voi cominciate a lavorare sodo fin da piccoli, e lavorate sino a che siete grandi, e poi cominciate di nuovo a lavorare.
E lavorate per tutta la vita.Poi, quando avete finito, morite lasciandovi tutto alle spalle. Questa noi la chiamiamo schiavitù. Voi siete schiavi dal momento in cui cominciate a parlare sino a quando morite; noi invece siamo liberi come l’aria.”

Abbiamo bisogno di ben poche cose, e non è difficile procurarsele. Il fiume, il bosco, la pianura ci danno tutto quello di cui abbiamo bisogno, e noi non saremo mai schiavi, né manderemo i nostri bambini nelle vostre scuole, dove possono solo imparare a diventare come voi.”
Al contrario nostro, gli Indiani, manifestarono fin da subito ripudio e disprezzo verso il dogma occidentale del “lavoro tutta la vita“, se non lavoro non mangio, se non lavoro non ho diritto alla vita, se non lavoro sono un parassita della società.
E’ giusto che tutti sappiano che gli indiani lavoravano lo stretto necessario per vivere, e probabilmente si parla di poche ore al giorno, il resto del tempo era dedicata alla saggezza, ai canti, ai balli, agli incontri d’amore, alle cavalcate solitarie nella prateria, all’esplorazione della natura, insomma a quello che noi chiamiamo “tempo libero” e di cui possiamo godere solo un giorno la settimana.
Gli indiani odiano il lavoro e non perché siano degli scansafatiche (termine utilizzato dalla massa moderna per etichettare un non adattato al sadico culto della fatica) , ma perché amanti della libertà, un genere di libertà che noi europei abbiamo conosciuto illusoriamente solo negli anni 60 con gli Hippie, dove si poteva girare il mondo ancora senza tanti passaporti, carte d’identità e ogni sorta di diavoleria spacciata dai mercanti del potere per “sicurezza“.
Ecco, gli indiani erano ancora più liberi, potevano andare dovunque senza chiedere il permesso, potevano vivere senza chiedere il permesso, le tasse allora non esistevano, tanto meno lo Stato, le banche, la polizia, le frontiere, gli eserciti, la Chiesa ecc ecc.
Ne consegue che in un mondo davvero libero come era il loro, prima del nostro arrivo “civilizzante“, la sola idea di passare 8-9 ore al giorno a lavorare, svolgendo mansioni monotone e noiose, fosse l’ultima cosa che gli passasse per la testa di fare.

Fonte: QUI!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa e' una societa' dannata basata solo sui soldi e lo sfruttamento! Ti spemono come un limone per poi farti finire in un letto da ospedale...e infine al camposanto!

Anonimo ha detto...

Non pensare...consuma...riproduciti...io sono il tuo dio (denaro)...obbedisci... Essi vivono...noi dormiamo. John Carpenter descrisse bene la società in cui viviamo in uno dei suoi migliori capolavori cinematografici.

Anonimo ha detto...

quando il mondo moderno, direi fra 20 anni, sarà invaso dalla massa musulmana, gli unici che si salveranno saranno gli Indiani d America, ed io e spero tanti altri ne faremo parte, gia da adesso

Anonimo ha detto...

Tranquillo 17:21;anche se per adesso sembra che siano in assoluta predominanza e in vertiginoso aumento tra un breve periodo di tempo saranno eliminati completamente dalla faccia della Terra assieme a Tutte le altre religioni in una maniera rapidissima e sorprendente che lascerà sbigottita l'intera popolazione mondiale. Saranno eliminate in una maniera talmente veloce che sarà come se fossero state distrutte in una simbolica ora d'orologio.

 


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