Scoperta Eccezionale:Il futuro si chiama GRAPHENE!Sai cos’è e a cosa serve?Rivoluzionerà il nostro mondo!VIDEO

Quando l’invenzione è sinonimo di innovazione, può spaventare e spesso può risultare troppo scomoda per alcuni! Ovviamente la tv marcia sulla disinformazione e in modo tale da poter manipolare là dove possibile!



Quanti di voi sa cosa sia il GRAPHENE?! E a cosa serve?!

Il graphne è un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo). Ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica.


Di seguito, troverete un video che vi illustrerà tutte le importanti innovazioni che sono legate alla scoperta, eccezionale, di questa nuova particella, di piccolissime dimensioni e altamente flessibile! Essa rappresenta l’avvento di una nuova forma di tecnologia in grado di aprire nuove frontiere.


Tanto per cominciare: è leggero come una piuma, è più duro e resiste del diamante è 200 volte più forte dell’acciaio! E’ trasparente e conduttore di calore, non permette nulla di passargli attraverso, eccetto l’acqua!!!

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Potrà essere impiegato in un’ innumerevole quantità di casi… Alcuni anche impensabili! Ad esempio: La batteria del vostro smartphone si scarica troppo velocemente? Be è un problema davvero molto presente…Ma nessun problema, arriveranno in vostro soccorso le nuove pile in graphene, capaci di immagazzinare Idrogeno! La nuova batteria al graphene è un’invenzione del tutto Italiana fatta grazie al team genovese di Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati hanno lavorato il Cnr e la Sapienza di Roma. Ciò che i ricercatori italiani hanno fatto è sostituire con procedimenti speciali il graphene alla normale grafite utilizzata per l’anodo di una comune batteria al litio, con il risultato che gli ioni di litio si sono «attaccati» assai più copiosamente al nuovo materiale Ma torniamo al prodotto madre. Le scoperte sul grafene e le sue applicazioni, conseguite nel 2004, sono valse il premio Nobel per la fisica 2010 a due fisici Russi: Andrej Gejm e Konstantin Novoselov dell’Università di Manchester. Nonostante i problemi iniziali riscontrati nell’applicabilità del graphene a singolo strato, i due fisici hanno evoluto il materiale fino alla costruzione del cosiddetto graphene a doppio strato, il quale garantisce più resistenza e flessibilità di utilizzo. Questa importante scoperta ha suscitato interesse soprattutto da parte dell’Unione Europea, la quale ha finanziamento di un miliardo di euro distribuito in dieci anni. Un’altro fattore di elevata importanza, è determinato dal fatto che il Graphene rappresenta la nuova frontiera delle automobili elettriche. Queste stesse automobili, attualmente sono investite da una polemica derivante poca autonomia che le caratterizza…Con questa tecnologia speciale, tale problema sarà ovviato, non vi saranno più inconvenienti legati alla durata, e le batterie dell’auto potranno essere ricaricate in tempi molti ridotti; si parla infatti, di minuto e non più di ore! NON CREDETE CHE SIA UN’INNOVAZIONE ECCEZIONALE!?!?
http://jedasupport.altervista.org/blog/curiosita/scoperta-particella-graphene-video/

1 commento:

Andrew ha detto...

È anni che si parla di graphene, l unico pacco è che è tossico x chi lo maneggia e x chi lo fabbrica e non si è ancora trovato un metodo efficace x produrlo. Così com è non è adatto a circuiti elettrici ma molto più adatto il SILICENE che è ancora meglio del graphene è iniziata l era dei materiali monoatomici

 


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