Riscaldamento globale è una bufala planetaria: livello di anidride carbonica uguale al 1910


Riscaldamento globale – Sembra che il livello di CO2 in atmosfera, oggi calcolato a 400 ppm (parti per milione), sia rimasto invariato rispetto al livello del 1910.

Svante August Arrhenius (19 febbraio 1859 – 2 ottobre 1927) fu uno dei padri fondatori della chimica fisica. Fu premio Nobel per la Chimica nel 1903 nonché teorico del riscaldamento climatico dovuto alla deforestazione per fare posto a terreno agricolo.
In un articolo del 1910, Arrhenius scrisse: “la attuale proporzione di anidride carbonica nell’aria è circa di una parte ogni 2500“. Leggete qui.


Facendo le debite proporzioni stechiometriche, risultano 400 ppm proprio come oggi.
I fanatici (sempre di ordine massonico statunitense) gridano allo scioglimento dei ghiacci polari e all’aumento della desertificazione.
In realtà, assistiamo a un incremento dei ghiacci antartici e il livello del mare non sta salendo come insistono i credenti nel riscaldamento globale. Il clima fluttua continuamente, i deserti si allargano e restringono ciclicamente con i cicli climatici che possono durare decenni, millenni o milioni di anni.
Esempio lampante sono le ere glaciali. Duemila anni fa il Tevere a Roma gelava sovente e i monti capitolini s’imbiancavano di neve durante l’inverno. Oggi il bioma (associazione vegetale e animale) attorno l’Urbe è palesemente mediterraneo.
Ai tempi dei gladiatori, i leoni destinati agli spettacoli nell’anfiteatro Flavio venivano condotti attraverso il Sahara che era quasi una savana, non ancora un rovente deserto di dune di sabbia. Solo 20 secoli fa, un battito di ciglia su scala geologica.
Senza tenere in considerazione cosa sono e a cosa servono le scie chimiche.
Il riscaldamento globale è pura invenzione esattamente come il “terrorismo islamico”. Al Gore dietro l’uno, John McCain dietro l’altro. Infine, basta rammentare che eventi meteorologico catastrofici come terremoti e cicloni intervengono spesso dove opera l’esercito USA. Di recente in Yemen.
Nessuno si chiede come mai gli “ambientalisti” dei miei stivali, quali Greenpeace, pretendono di imporre la “carbon tax” in tutto il mondo ma gli USA continuano a non aderire al Protocollo di Kyoto, e seguenti, per il controllo dell’emissione di diossido di carbonio (come si dovrebbe dire correttamente).
Forse perché costoro, pure da noi, sono al servizio degli USA e del piano di globalizzazione.

Fonte

3 commenti:

spartan3000it ha detto...

Non so se e' fondato sostenere che abbiamo sempre gli stessi livelli di CO2 di un secolo fa. Bisognerebbe controllare le fonti. Di certo l'impatto sulla troposfera delle attivita' antropiche non puo' essere negato: se viaggiate in aereo vedrete la pianura Padana costantemente in una coltre di particolato, le foto satellitari dell'area asiatica dove e' collocata la produzione delle merci sono speventevoli, avrete visto le foto di Pechino all'alba, etc... La troposfera e' una strato di appena 10 Km attorno la terra sede dei fenomeni climatici. Sull'Everest, 8000 m, occorrono gia' le bombole di ossigeno e l'aria comincia a scarseggiare. Avete idea di quante schifezze abbiamo buttato nella troposfera per costruire ponti, gallerie, austrade, citta'...? Chi vuole sostenere che non c'e' un effetto delle attivita' antropiche sul clima e la qualita' dell'aria e che tutto ci e' permesso e' in malafede e vuole solo disinformare.

Davide L. ha detto...

E l'artico che si scioglie a cosa è dovuto, visto che ora si circonnaviga???

Anonimo ha detto...

Il riscaldamento globale è uno dei sistemi per controllare la popolazione e imporre nuove tasse.

 


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