Perché gli apicoltori non si ammalano di cancro?





Gli apicoltori hanno la più bassa incidenza di cancro tra tutte le occupazioni in tutto il mondo. Questo fatto è stato riconosciuto nella relazione annuale del New York Cancer Research Institute nel 1965.



Quasi mezzo secolo fa, il Journal of National Cancer Institute, Vol. 9 (2), ottobre 1948, ha pubblicato un rapporto del Dott. William Robinson, in cui si sosteneva che il polline delle api aggiunto agli alimenti (nel rapporto di 1 parte di 10.000) ha impedito o ritardato la comparsa del tumore maligno al seno.

Il Dott. L. J. Hayes ha avuto il coraggio di annunciare, “Le api sterilizzano il polline per mezzo di una secrezione ghiandolare antagonista ai tumori“. Altri medici, tra cui il Dott. Sigmund Schmid ed il Dott. Ernesto Contreras concordano sul fatto che c’è qualcosa nel polline che opera contro il cancro.

Il Dott. W. Schweisheimer ha anche detto che gli scienziati del Cancer Institute di Berlino, in Germania non avevano mai incontrato un apicoltore con il cancro.


Uno studio francese che ha analizzato la causa di morte di 1.000 apicoltori hanno visto che c’era stato un solo caso di un apicoltore che è morto di cancro. L’incidenza di morte per cancro negli agricoltori francesi è 100 volte superiore rispetto agli apicoltori francesi.

Fino ad oggi nessuno studio ha smentito il fatto che gli apicoltori hanno una molto bassa, quasi trascurabile, incidenza di cancro in tutto il mondo. John Anderson, professore di apicoltura all’Università di Aberdeen, ha inequivocabilmente dichiarato: “Tieni le api e mangia il miele, se vuoi vivere a lungo. Gli apicoltori vivono più a lungo di chiunque altro“.

Ma perché e come le api prevengono o guariscono il cancro?

L’apipuntura, ovvero farsi pungere dalle api o assorbirne in qualche modo il veleno, è una terapia molto antica e la storia ci testimonia che personaggi famosi, come Carlo Magno e Ivan il Terribile, si affidarono ad essa per guarire da malattie mortali.

In primo luogo, il componente principale del veleno della puntura d’ape è la melittina, che ha potenti proprietà batteriche e citotossiche. Il veleno d’api attiva due ghiandole principali - corteccia surrenale e l’ipofisi, che a sua volta iniziano a secernere gli ormoni (come il cortisolo) che hanno un forte effetto antinfiammatorio. Il cancro e molte altre malattie degenerative sono spesso precedute da infiammazione. Il veleno d’api stimola il sistema immunitario ed è molto meno probabile che il cancro prenda piede in coloro che hanno un forte sistema immunitario.

Nulla favorisce la circolazione sanguigna meglio del veleno d’api: dissolve la placca nei vasi sanguigni e ne favorisce l’espulsione garantendo il libero flusso di sangue. Vi sono almeno 18 componenti attivi con proprietà farmaceutiche nel veleno d’ape.

Mangiare i prodotti delle api è una medicina potentissima

Miele, polline, pappa reale, propoli e cera sono i magnifici composti presenti nell’alveare, frutto del lavoro senza sosta delle api. Tutti questi sono usati per trattare e curare tantissime patologie e fanno parte di molti medicamenti antichi. Dagli antichi egizi ai babilonesi, il miele e gli altri prodotti erano ritenuti quasi sacri per le loro efficaci proprietà benefiche.

Nell’articolo Respirare l’aria dell’alveare è l’antico segreto per vivere a lungo ho spiegato come tutti questi principi attivi siano presenti nell’aria dell’alveare. Molti centri di apiterapia si stanno adattando con dei macchinari tipo aerosol per permettere ai pazienti di beneficiarne.

Nell’articolo Il Miele funziona meglio di ogni farmaco contro la Tosse! Quale scegliere ho approfondito le proprietà medicinali del miele e della pappa reale, polline e propoli e per quali usi sono più indicati.

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