Finché c’è guerra c’è speranza. L’industria delle armi vola in borsa


Massimo Bonato. Gli attacchi a Parigi hanno avuto luogo venerdì 13 novembre. Da allora, il presidente francese François Hollande ha risposto all’Isis muovendo guerra,
intensificando significativamente in Siria la campagna di bombardamenti già in atto in Iraq da gennaio e nella Siria stessa da settembre.

I dati riportati da Aaron Cantú, reporter free lance e data journalist di Brooklyn, mettono in luce le performance delle principali industrie d’armi, conosciute normalmente come “industria della difesa”:





Ma anche gli istituti di vigilanza statunitensi hanno goduto di un exploit ragguardevole:



Per Thales, la maggior industria d’armi in Francia, il 16 novembre è poi stato un giorno eccezionale, con un +3% registrato alla Borsa di Parigi, nella quale al contempo altri settori dell’industria subiscono importanti cadute e flessioni.



Da notare l’impennata degli incrementi. L’agenzia Reuters, riportata da «Fow Business», ha causticamente rilevato che “le azioni dell’industria aerospaziale e della difesa sono salite lunedì con vigore, come reazione agli attacchi di Parigi”.

Fonte: Nueva Tribuna, The Interceipt
http://omissisnews.com/finche-ce-guerra-ce-speranza-lindustria-delle-armi-vola-in-borsa/

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