Se mangi prodotti a base di farina ti conviene leggere questo! Ecco cosa succede al tuo organismo!


La colla si attacca alle pareti intestinali, rallentano il flusso del cibo, generando fermentazioni (degli zuccheri) e putrefazioni (delle proteine) e quindi un aumento delle tossine nel corpo che provoca stanchezza, nervosismo,
mal di testa, malassorbimento dei nutrienti, predisposizione alle malattie e nel lungo tempo può essere causa di problemi davvero seri.


Che la farina bianca formi una colla è facile da scoprire: basta mescolarla con un po d’acqua e vedere come rimane appiccicata alle mani e si indurisca. Viene chiamata Colla di Farina ed è usata per la produzione di cartapesta e lavori fai da te.

IL NOSTRO ORGANISMO E’ COME UN SISTEMA IDRAULICO

“Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione,diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.


Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che, mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco ammontante fino a 7-8 kg.” Prof. Arnold Ehret, autore di best-seller mondiali sull’alimentazione.

L’INTESTINO E’ LA CHIAVE DELLA SALUTE

In questa sorta di colla trovano riparo e proliferano i parassiti e la Candida (un lievito molto pericoloso per la nostra salute). Questi prodotti a base di farina e zucchero alimentano e fanno sviluppare la flora batterica nociva con conseguenze enormi.

Questo squilibrio intestinale genera moltissimi problemi. Il famoso medico americano Norman Walker affermava che tutte le malattie hanno inizio dall’intestino. Infatti in esso troviamo la maggior parte del sistema immunitario, è l’apparato che ci fornisce di energia e che digerisce e produce lo scarto a partire dal cibo. Se l’apparato gastro-intestinale smette di funzionare tutta la nostra vita fisica e mentale ne sarà enormemente danneggiata.

Infatti è stato dimostrato che il nostro umore dipende dalla flora batterica e laserotonina, l’ormone del benessere, è prodotta per il 95% proprio a livello intestinale.

LA FARINA CHE CONOSCIAMO E’ UNA INVENZIONE MODERNA

La farina che riteniamo essere normale in realtà non ha più di 60 anni, prima la farina normale era quella integrale!
La farina bianca è privata della crusca e del germe di grano e inoltre per renderla bianca in modo omogeneo, viene trattata con sbiancanti chimici come l’ossido di azoto, di cloro e il perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari, addirittura l’ossido di cloro combinandosi con le proteine, ancora presenti nel chicco può dare origine alla allossana, sostanza utilizzata per provocare il diabete in animali da laboratorio. Cosa che spiega anche l’esplosione di malati di diabete negli ultimi anni.
Vengono aggiunti anche additivi chimici per impedire che si formino dei grumi e che si sviluppino larve di insetto. Il Prof. Berrino ha detto bene definendola il più grande veleno della storia.

PERCHE’ E’ STATA INTRODOTTA LA FARINA BIANCA

La farina integrale ha dei tempi diversi, più lunghi, è più delicata nella lievitazione,non consente di produrre determinati prodotti, come quelle ricette che richiedono sottilissimi strati di pasta (come la pastasfoglia, i borlenghi, i bignè). Un altro dei motivi principali del passaggio alla farina bianca è che si può conservare a lungo perché è molto difficile che gli insetti si riproducano, come mai? Perché è quasi priva di qualunque valore nutritivo come vitamine, minerali, enzimi.

Secondo alcuni autori il problema della colla intestinale riguarda, in maniera maggiore o minore, tutti i cibi contenenti glutine. Il mio consiglio è di mangiarne una quantità moderata accompagnata da verdure e del buon olio di oliva lubrificante.

Cereali contenenti glutine



CONCLUSIONE

La frutta, la verdura e i semi sono alimenti che sciolgono e scrostano questa colla. Il nostro corpo è un tempio e quindi non dobbiamo metterci quello che meriterebbe solo la spazzatura. Il nostro corpo merita il cibo migliore, il cibo che da forza e non che appesantisce e fa abbioccare dopo mangiato. Il nostro corpo merita di fare attività fisica, che riattiva tutto il sistema immunitario, linfatico e digerente, ed è l’attività che ha permesso all’uomo di procurarsi il cibo e scappare dai pericoli durante la sua evoluzione.

Tornando all’alimentazione originali, tornando ai cibi autentici il tuo corpo starà meglio, e con te anche il pianeta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se però, mettete anche le soluzioni i rimedii, se no e sempre e solo allarmismo

grazie. Teresa.T

Unknown ha detto...

Sì hai ragione, la farina e l'acqua formano un un composto appiccicoso, che non si chiama colla di farina, bensì "pasta", la quale viene utilizzata per numerosi piatti tipici della nostra cultura. Inoltre gli zuccheri di questo alimento iniziano la digestione in bocca, la quale grazie alla ptialina, un enzima in grado di digerire gli amidi, modifica già la sua struttura di base, in quanto su 100g di farina, ben 57.77g è composto di amidi.
Per quanto riguarda al muco, basti dire che ogni organo cavo, fatta eccezione per gli organi dell'apparato cardiocircolatorio e linfatico, è formato (dal lume dell'organo verso l'esterno) da tonaca mucosa, tonaca sottomucosa, tonaca muscolare e tonaca o avventizia o sierosa. Dal nome della prima tonaca possiamo agilmente dedurre che produciamo muco in modo fisiologico, che tra l'altro è la componente che l'organismo utilizza per amalgamare e lubrificare le feci.
Un'altro fatto che lascia il tempo che trova esposto nell'articolo è che questa "colla di farina" si incolla permanentemente alle pareti intestinali, affermazione assolutamente pretenziosa, in quanto le cellule della tonaca mucosa vengono ininterrottamente rinnovate a causa del breve ciclo vitale.
Ora non voglio dilungarmi ulteriormente in inutili polemiche, ma sarebbe gradito che chi scriva determinati articoli atti ad una educazione di tipo sanitario e/o alimentare si informi prima di scrivere, che riconduca l'articolo a fonti attendibili. Citare lo studioso senza pubblicarne lo studio non è citare uno studio, ma mettere parole in bocca a persone che magari tentavano di far passare un messaggio diverso da quello proposto nell'articolo.
P.s.: chiedo scusa se pubblico questo post di sfogo in risposta a un commento precedente, ma non intendo iscrivermi a blogger per commentare un articolo tanto sconclusionato.

 


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