Il metodo per scoprire i cibi a cui sei intollerante

12/11/2022 - Ci sono alcuni cibi che quando li mangiamo ci fanno stare male, ma non tanto da poterli identificare chiaramente. Stanchezza, gonfiore, pesantezza sono i sintomi più leggeri, ma nel tempo possono sfociare manifestazioni più gravi




come capogiri, nausea, mancanza di lucidità, dermatiti, sovrappeso, tachicardia e danneggiamento e affaticamento di tutto il sistema digerente con conseguenze vaste su tutto l’organismo.





Dioni aka Riccardo Lautizi – dionidream.com







Nell’articolo Perché spesso siamo intolleranti a quello che ci piace di più? ho discusso di quali sono le cause dell’intolleranza alimentare e del perché riguardi quasi sempre i nostri piatti preferiti.


Esistono moltissimi metodi, più o meno riconosciuti dalla medicina ufficiale, per scoprire i cibi a cui siamo intolleranti. Quello che spiego di seguito, ispirandomi al Dottor Mozzi, è un metodo che ti permette ascoltando il tuo corpo di comprendere cosa gli fa male.


IL METODO PER INDAGARE EVENTUALI INTOLLERANZE E’ SEMPLICE E SI RIDUCE A POCHE NORME 
Semplificare i pasti: introdurre da 2 a non più di 4 elementi contemporaneamente, e soprattutto utilizzare solo uno o due di quelli che si sospetta possano essere dannosi; 
Annotare in un diario tutto ciò che si mangia durante la giornata e metterlo in relazione con ciò che si manifesta nell’organismo: è importante annotare anche a che ora si manifestano eventuali reazioni; 
Sospendere l’alimento ritenuto dannoso per qualche giorno (da 7 a 10 giorni) e poi reintrodurlo in modo da poter stabilire un chiaro collegamento tra cibo e sintomatologia; 
Per chi si trova in una situazione di salute critica è fondamentale ridurre drasticamente il numero di alimenti consumati ad ogni pasto (da 1 a 3 al massimo): solo così sarà più facile individuare ciò che provoca i disturbi. 


ALCUNI SINTOMI DI INTOLLERANZA 
pruriti 
arrossamenti 
pallore del viso e delle mani 
sudorazione 
sensazione di freddo o di caldo 
estremità fredde 
secchezza degli occhi 
tremolio delle palpebre 
formazione di muco 
naso chiuso 
starnuti e starnuti a raffica 
sensazione di qualcosa che graffia alla gola 
tosse 
saliva schiumosa bianca 
bruciori di stomaco 
gonfiore 
rossori alle labbra o attorno ad esse 
afte 
meteorismo e flatulenza 
tic nervosi 
tremolii delle mani o di altre parti del corpo 
iperattività nei bambini 
mancanza di concentrazione 
stanchezza cronica 
mancanza di energia e tendenza ad affaticarsi facilmente 
nervosismo 
tachicardia e palpitazioni 
ansia 
emicranie 
cefalee 
vertigini 


REAZIONE PSICOLOGICA ALLA DISINTOSSICAZIONE


Dopo la sospensione dei cibi sospetti si possono manifestare depressione, irritabilità, insonnia, stitichezza o diarrea. Questi sintomi, temporanei, rivelano che ci si sta disintossicando: il corpo non rilascia più le endorfine a cui eravamo abituati perché ora il corpo sta bene e non subisce nessun attacco, ma a livello psicologico questo provoca una sorta di crisi di astinenza.


I CIBI PIU’ PROBABILI DI INTOLLERANZA


Vi consiglio di inserire solo uno dei seguenti cibi nel pasto perché questi sono quellipiù comuni ad essere causa diintolleranza alimentare nella popolazione italiana. Se dopo il pasto avrete alcuni sintomi di quelli sopra descritti allora è probabile che quel cibo sia la causa. 
Latte e formaggi (soprattutto vaccini) 
glutine (frumento, farro, orzo, avena, kamut, segale) 
pomodori 
peperoncino 
lieviti (pane, pizza, birra) 
carne di maiale 
cioccolato 
vino bianco (spesso è dovuto alla grande presenza di residui chimici, che nel vino rosso sono meno presenti) 


RIMEDI PER SFIAMMARE LA MUCOSA DELLO STOMACO 
Acqua calda: bere un bicchiere di acqua molto calda, quasi bollente. Essa giunge nello stomaco e risolve i blocchi digestivi mettendo in moto tutti i processi della digestione, favorendo l’espulsione dei gas presenti nello stomaco. 
Fichi secchi: masticarli bene e tenerli in bocca il più possibile. 
Prugne secche: mettere in bocca e succhiare il nocciolo a lungo (anche più di un’ora). 
Zeolite: minerale vulcanico molto utile in questi casi. un cucchiaino in mezzo bicchiere d’acqua. 
Probiotici, cibi fermentati e germogliati aiutano a ripristinare la flora batterica. 


Il nostro corpo sa la risposta, il nostro corpo parla in continuazione basta essere in ascolto. Non è facile all’inizio, ma la nostra vita cambierà in meglio, non solo per il cibo, eviteremo non solo cibi spiacevoli ma per tutto ciò con cui entriamo in relazione: sia una persona, una situazione, un oggetto, e saremmo naturalmente attratti verso ciò che è più piacevole.






Dioni aka Riccardo Lautizi





Nessun commento:

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny