Jeb Bush all'attacco di Papa Francesco: "Eviti di parlare di clima ed economia"

La grande attesa mediatica suscitata non è stata mal riposta. La prima enciclica tutta di papa Francesco, presentata in Vaticano,
parla di ambiente, ma soprattutto di “ridefinire il progresso” e di “decrescita”. Quasi duecento pagine divise in sei capitoli, con note e citazioni. Nella “Laudato sì, sulla cura della casa comune”, Bergoglio lancia la sfida della Chiesa ai potenti del mondo. 


“La guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, e i rischi diventano enormi quando si pensa alle armi nucleari e a quelle biologiche”, scrive il papa in un passaggio diverso da una bozza pubblicata recentemente su un sito internet. 


“Si richiede dalla politica una maggiore attenzione per prevenire e risolvere le cause che possono dare origine a nuovi conflitti”, scrive Francesco. “Ma il potere collegato con la finanza è quello che più resiste a tale sforzo, e i disegni politici spesso non hanno ampiezza di vedute. Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo?”. 

BANCHE E DECRESCITA – Già il “salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione”, oggi – insiste Bergoglio – non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo. C’è bisogno invece di “rallentare il passo” e di uno stile di vita conciliabile con la difesa dell’ambiente e la salvaguardia dei popoli. 

LOTTA AL LIBERISMO – Nel suo sermone il papa prende di mira anche il “relativismo” inteso però come l’atteggiamento di chi vuole lasciare “che le forze invisibili del mercato regolino l’economia”.”Non si è imparata la lezione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale”, scrive il Papa. 

LA CRISI MONDIALE – “La crisi finanziaria del 2007-2008 – scrive Francesco – era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo”. 

NO AL PROFITTO – Francesco torna poi sull’argomento denunciando il “paradigma tecnocratico” che “tende a esercitare il proprio dominio anche sull’economia e sulla politica. L’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano. La finanza soffoca l’economia reale”. 


Tratto da: http://www.today.it/cronaca/enciclica-papa-francesco-banche-finanza.html


Nel corso di un intervento pubblico, il candidato alle primarie repubblicane Jeb Bush ha attaccato il Papa, colpevole di aver indicato nelle attività umane la causa del riscaldamento globale.

L'ex governatore della Florida, Jeb Bush, ha da poco lanciato la sua campagna elettorale per le primarie del Grand Old Party (GOD), il partito repubblicano, in vista delle elezioni Presidenziali che si terranno nel 2016, e non ha certo voluto perdere tempo nel far parlare di sé. Quest'oggi Bush ha infatti attaccato, nel corso di un suo intervento pubblico in New Hampshire, il contenuto della nuova enciclica di Papa Francesco - "Laudato si" - nella quale si sostiene che il surriscaldamento globale è un problema derivante dalle attività umane. Bush non è dello stesso avviso è probabilmente ha cercato di fare breccia sui moltissimi statunitensi che negano un nesso tra il riscaldamento del pianeta e le attività umane. Secondo una ricerca del Pew Center, soltanto il 47% degli abitanti degli Stati Uniti è del medesimo avviso di Jorge Mario Bergoglio. Bush - il quale è cattolico da 25 anni - ha dichiarato che non si farà "dettare la politica economica dai vescovi, dai cardinali o dal Papa", aggiungendo che la religione dovrebbe pensare a "renderci persone migliori" e non a "questioni di ambito politico".

http://ticinotoday.ch/content/usa-2016-bush-attacca-il-papa

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi stanno sulle palle i Bush,ma per una volta concordo con Jeb Bush!

Anonimo ha detto...

Allora diamogli carta bianca!

Anonimo ha detto...

No! No! Perchè anche se concordo con questo discorso di Jeb Bush,rimane comunque il fatto che i Bush sono degli emeriti imbecilli,ed oltretutto come avevo già detto mi stanno terribilmente sulle palle!

 


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