L’ISLANDA RISORGE DALLA CRISI PUNENDO POLITICI E BANCHIERI CRIMINALI

Il piccolo Paese ridotto al fallimento nel 2008 dai mutui evita di massacrare i cittadini di tasse. E non paga i debiti fatti dalle banche

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E Voi Italiani che Fate, aspettate la Via?
Quanto ci vuole a far scoprire gli inganni delle Banche, ve l'ha già detto anche Ford, un giorno di pentimento da parte di Banchieri e Politici corrotti!
Ora le Banche sono Diversificate, pertanto uno per volta, tocca anche l'Italia!
Se non ricordate le parole di Ford, provate con quelle di Berlinguer:
"Non lasciate le Banche nelle mani dei Politici, non sanno contenersi nelle loro truffe!"

Anonimo ha detto...

Personalmente credo che la rivoluzione islandese sia stata possibile grazie ad una serie di fattori:
1) popolazione omogena e compatta di sole 300.000 persone
2) isolamento geografico (è un'isola sperduta)
3) ricchezze naturali (pesca, geotermia...) che permettono una autosufficinza
4) buon livello di cultura generale

L'Italia è troppo disomogena Radezky la definì una "espressione geografica" qualcun altro "un'espressione culturale".
Fatto sta che ci sono troppe differenze a livello cultrale e linguistico ed economico. Inoltre lo stivale è pieno zeppo di basi Nato americane e con una popolazione di 60 milioni di abitanti che parla dialetti e lingue diversissime che spaziano dal tedesco dei tirolesi all'albanese dei calbresi, inoltre non abbiamo la maturità dei popoli nordici e le nostre istituzioni sono corrotte a tutti i livelli, non parlo solo di "Roma ladrona" ma anche dei piccoli comuni.

 


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