Ginko Biloba :la pianta per disintossicarsi dal Bario presente nelle scie chimiche!

Sempre più persone in Italia presentano i sintomi da intossicazione da Bario:cefalea, annebbiamento mentale ecc.Ginko Biloba,la pianta per disintossicarsi.
A causa delle irrorazioni clandestine (scie chimiche), molte persone accusano sintomi
che sono collegati soprattutto alla dispersione del tossico bario. Qui occorre ricordare che lo Stadis 450, composto del bario, è usato come additivo antiruggine nei carburanti e, poiché l’aria respirata all’interno degli aeromobili, è prelevata dai turbofan, i passeggeri ed il personale di bordo sono i più esposti all’intossicazione rispetto ai soggetti a terra i quali si intossicano molto più lentamente.
Recenti inchieste hanno appurato che sempre più persone,in gran parte piloti, assistenti di volo e passeggeri sempre più spesso manifestano disturbi quali cefalea, annebbiamento mentale, dolori articolari e muscolari, nausea.
Per la confusione mentale ed alle amnesie provocate dal bario presente nelle scie chimiche: si potrebbe consigliare l’assunzione di estratti di Ginko biloba (in erboristeria).
Il Ginko biloba è un bell’albero, appartenente alle Ginkgoine, classe di piante Gimnosperme (senza fiori), comparse nel Paleozoico e diffusesi nel Giurassico, oggi rappresentate solo dal Ginko biloba. E’ pianta, i cui semi, simili a drupe, sono giallo-rosei ed emanano odore sgradevole. Le foglie sono a forma di ventaglio, caduche. Originario probabilmente della Cina e del Giappone, dove è coltivato da moltissimo tempo, il Ginko è oggi diffuso anche in Europa, dove è messo a dimora nei parchi. Mentre in Occidente è albero ornamentale, in Estremo Oriente i semi, ricchi di amido, sono comunemente consumati dopo cottura o anche crudi.
I semi, considerati cibo prelibato, si trovano sul mercato con la denominazione di giman. Il Ginkgo è molto longevo, resiste al freddo, alla siccità, ai parassiti ed all’inquinamento. Le foglie contengono ginkgolidi ed il bilobalide che sono in grado di svolgere un’azione protettiva sulle strutture vascolari, tissutali e nei processi metabolici dell’organismo.
Sono state poi dimostrate altre attività: stimolazione delle capacità mnemoniche e di apprendimento, incremento dell’irrorazione sanguigna soprattutto a livello del microcircolo cerebrale, miglioramento delle capacità reologiche del sangue, inattivazione dei radicali liberi, antiaggregazione delle piastrine e neuroprotezione. Recenti studi hanno appurato che i gingkolidi sono uitili nei pazienti affetti da Alzheimer”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono un tecnico sui turbofan. L'aria che va al comparto cabine viene prelevata dal compressore di bassa pressione, prima che avvenga la combustione (allo stadio successivo), quindi priva di qualsiasi additivo bio.

 


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