ATENE - In Grecia circa un lavoratore dipendente su tre guadagna poco
piu' di 300 euro al mese al netto delle imposte (440 euro lordi). Lo
riferisce oggi il quotidiano ateniese Ta Nea che pubblica i risultati -
definiti "sconvolgenti" - di uno studio del settore privato del Paese
condotto dall'Istituto del Lavoro della Gsee (Ine-Gsee), uno dei due
maggiori sindacati ellenici che rappresenta i lavoratori del settore
privato.
Secondo l'indagine, i dipendenti privati sono in genere impiegati in
lavori part-time, situazione che implica orari di lavoro ridotti e
turni.
Stando alle stime di Savvas Rompolis, direttore dell'Istituto, circa
500.000 dipendenti del settore privato hanno occupazioni part-time.
Inoltre, lo studio dimostra come i salari medi (che riguardano solo
il 66% dei lavoratori) si siano ridotti negli ultimi anni a causa dei
nuovi contratti di lavoro flessibili e le peggiorate condizioni
economiche che hanno dominato il mercato del lavoro in seguito alle
pesanti misure adottate dal governo di Atene su imposizione della troika
(Ue, Bce e Fmi) che rappresenta i creditori internazionali del Paese,
primi fra tutti le banche tedesche.
Per il 2014, il salario medio annuale in Grecia e' stato stimato in
21.930 euro annui (pari a 1.827 euro lordi al mese, 960 netti), meno che
in Slovenia (24.472) e Cipro (22.740). Piu' in alto nella lista sono la
Francia (con 49.256 euro), Irlanda (44.377), Germania (38.964) e Spagna
(34.584).
http://www.ilnord.it
1 commento:
La Troika ha scassato i cabbasisi ai 3/4 dell'Europa,sopratutto ai paesi mediterranei,compresa l'italia(il minuscolo è dovuto).
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