INTERNET: L'INFRASTRUTTURA PER IL CONTROLLO GLOBALE


Sappiamo che è in arrivo un governo Globale, il cui fine ultimo è il controllo sull’umanità intera e delle principali azioni di ogni singola persona.
Questo sarebbe tecnicamente impossibile, gran parte dell’umanità dovrebbe lavorare in questo governo globale
per controllare ogni comunicazione di ogni altro essere umano. Implicherebbe turni a rotazione di troppe persone, no, impossibile. Ma se questo lavoro lo facesse un computer… allora la cosa cambierebbe, e non poco. Con una buona programmazione ed una unica infrastruttura globale a cui partecipino, in un modo o nell’altro, tutte le persone, sarebbe possibile.
L’infrastruttura c’è: si chiama Internet.
Come sappiamo, Internet nacque qualche decennio fa per collegare insieme i computer delle basi militari americane. Poi l’esperimento si spostò ad un certo numero di college universitari americani. Dopo i primi risultati, si è arrivati a quello che vediamo oggi.
Internet è un’ossatura, ormai globale, a cui sono connessi moltissimi computer. 
Ogni computer rappresenta, diciamo, una persona o poche persone.
Chi lo usa per cercare informazione, chi per giocare, chi per comunicare con altre persone, chi per lavoro… appare chiaro che su Internet viaggiano contenuti. Tanti contenuti, di tutti i tipi. Questi contenuti, raccolti assieme ed opportunamente analizzati, col tempo possono costruire quello che è il modo di pensare di una persona, le sue abitudini, quello che fa, quello che dice, quello che comunica, insomma quello che è, il suo intero essere.
Questo è possibile con programmi sufficientemente complessi ed un database di informazioni ben costruito.  
Chi controlla una infrastruttura del genere, nel momento in cui le persone non possono fare a meno di essa per la propria vita ed il proprio lavoro, controlla tutto.

Il problema? Che, giorno dopo giorno, ci avviciniamo a questa prospettiva allucinante.
Il paradosso? Che ce lo stiamo costruendo da soli, prendendolo per una cosa positiva.
Da qui consideriamo alcuni elementi che, se fossero legati, indicano una forte vicinanza con questa situazione.
Il Cloud Computing: i nostri computer sono collegati in Internet. Sono composti da un monitor, un mouse ed una tastiera, ed un corpo centrale con memoria RAM [quella dove stanno i programmi che state utilizzando a computer acceso] ed un disco fisso [dove vengono conservati tutti i dati, programmi, film, insomma tutto quello che ci mettete dentro]. Bene, quello che usate e volete usare ancora sta nel disco fisso [indicato come C:], che sta dentro al vostro Pc. Immaginate che il vostro Pc non abbia più un disco fisso. Che qualcuno vi proponga di lasciare i vostri dati su un disco fisso ‘virtuale’ di capacita illimitata e con nessuna responsabilità di gestione da parte vostra come costi, messa in ordine, antivirus eccetera. Questo vuol dire che i Pc, per funzionare, avrebbero bisogno di essere connessi SEMPRE ad internet, perché i programmi che usate sono tutti in Rete. Questo comporta che siano sul computer di qualcun altro, tutti i vostri programmi e tutti i vostri dati. Vi diranno che ci tengono alla vostra privacy. Ma tutte le vostre cose sono sul Pc di altre persone, tutti i dati di lavoro, tutti i codici, tutti i dati affettivi, film e fotografie.
Se anche fossero ligi alle regole, i gestori, esiste sempre la possibilità che qualcuno possa andare a controllare quello che ne ha voglia, senza farvelo sapere.
Non è certo fantascienza, andate a dare un’occhiata a Google Gdrive, il disco fisso on-line. Lo faranno arrivare.
Google Latitude: questo c’è già. Si tratta di un’applicazione per i telefoni cellulari, basata su Google Maps, quella che ti fornisce le mappe geografiche e stradali di tutto il globo.
Ebbene, con questa applicazione, è possibile vedere sul proprio cellulare, in tempo reale, le posizioni, ovunque siano, dei propri amici [previo che anche loro abbiano Google Latitude sul telefonino], con le loro icone o facce sulla mappa. Insomma, è possibile sapere in ogni momento dove siano.
Questo a casa mia si chiama tracciare le persone. E la cosa divertente è che non c’è nessuna invasione della privacy da parte di Google. Siamo noi stessi che le diamo il consenso di tracciarci e monitorarci, tramite il sistema di localizzazione dei cellulari. Un giorno, quando succederà un’infrazione, di qualunque genere essa sia, ogni persona sarà rintracciabile. Alla faccia del Big Brother di Orwelliana memoria. E ce la costruiremo da noi.
Il microchip RFID: parliamo di quello impiantabile nell’essere umano. Parliamo di quello con il codice identificativo per ogni essere umano, paragonabile al tatuaggio imposto agli ebrei nei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Parliamo di quello che sarebbe pubblicizzato come necessario, come risoluzione ad un problema di caos, guerra o terrorismo.
In una società senza il denaro contante il microchip avrebbe le stesse funzioni che oggi ha un Bancomat, solo che funzionerebbe passando semplicemente la mano su un apposito lettore, essendo univoco per ogni persona. Tutto veramente facilitato! Ci sono anche pubblicità che ne illustrano tutti i vantaggi. Veramente favolosa! Praticamente un Telepass per la spesa, sempre a portata di mano. Uno Spesapass.
Peccato solo per una cosa. Se il denaro è solo elettronico, se la spesa fosse possibile solo con lo Spesapass… bè, lo Spesapass è controllato da un computer. E qualcuno, da quel computer, alla pressione di un tasto può decidere che qualcuno non possa più mangiare [ovvero fare spesa] a meno di comportarsi in un certo modo. E la fame… è il migliore modo per arrivare al cervello della gente. E dal cervello si passa all’anima. Il microchip si rivela uno strumento efficace per il controllo dell’anima di chi non ha una volontà sufficientemente forte per opporsi o per chi non volesse proprio opporsi.
Il microchip è prodotto dalla Verichip. Tra i suoi scopi, il microchip, ha il controllo dei parametri sanitari della persona [parametri del sangue, colesterolo ecc…].
La Verichip, negli ultimi anni, andava male finanziariamente, molto male [ora si chiama Xmark], quindi cercava un partner ‘forte’ per essere sostenuta.
Ebbene, l’ha trovato.
Si tratta di Microsoft, che ha comprato parte della Verichip per il suo programma Microsoft Healthvault. Si tratta di un gigantesco archivio informatico dei dati sanitari di tutti gli americani [ passerà presto ad esserlo per tutto il mondo]. La motivazione è che quest’archivio sia immediatamente utilizzabile dai medici per risalire alla documentazione sanitaria degli americani. Che c’entra il chip? Se tutti gli americani fossero chippati, non ci sarebbe nessun problema di riconoscimento del paziente se questo arrivasse in coma o in stato di incoscienza in ospedale e senza documenti. Sono partite le sperimentazioni di microchip negli ospedali americani, sui pazienti diabetici. Presto si passerà al poter entrare in certi posti di lavoro, come banche, laboratori od importanti uffici, solo se in possesso del chip. un giorno non troppo lontano sarà possibile ottenere un lavoro solo se chippati.
Tutto questo con le scuse della ‘sicurezza’ delle persone “perbene” e dei loro bambini.
Tutto questo per il controllo capillare, tramite mezzi informatici, della vita della gente.
L’amministrazione di Barack Obama. Obama stesso ha affermato di essere favorevole alla mappatura dei dati sanitari degli americani ed all’inserimento in un unico archivio informatico entro 5 anni. Da notare, nello stesso articolo, quanto voglia premere per la diffusione capillare di Internet sul suolo americano.
Joe Biden è il vice-presidente di Obama. Ha promesso un decreto alla Corte Suprema USA riguardante l’innesto obbligatorio del chip alla popolazione americana. Non c’è molto da aggiungere.
Se volete conoscere altri motivi per cui non c’è da aspettarsi nulla di buono dall’amministrazione Obama, qui ne trovate altri. Che ciascuno pensi quello che vuole.

Il brevetto di Microsoft sul corpo umano è una realtà: si tratta dello studio sulla conducibilità elettrica del corpo umano, utilizzato come antenna ricevente e trasmittente per onde elettromagnetiche. In sostanza, gli esseri umani funzionerebbero come antenne. In pratica, come per il circuito elettronico all’interno delle chiavi dell’auto o come gli RFID installati già nei prodotti per i magazzini, con il microchip od un opportuno dispositivo portato sempre addosso, si è in grado di spedire, in automatico ed in base alla conducibilità del corpo umano, un segnale di risposta a quello inviatoci da lettori posti per strada, per segnalare a tali lettori la nostra posizione e il nostro stato di salute. Il nostro stesso corpo fornirebbe, di rimbalzo, la trasmissione necessaria per la nostra localizzazione.
E questi non sono che pochi esempi. I segni del passaggio, lento ma continuo, verso una società del monitoraggio completo degli esseri umani, ci sono. I computer ne sono i mezzi, facendo il lavoro di controllo di molti uomini e senza mai stancarsi. Internet è l’infrastruttura necessaria per tutto questo. Provate a immaginarvi l’impero romano con un sistema comunicativo tipo Internet… chissà cosa avrebbero pagato per averlo!
Facciamo caso anche ad alcune cose. Nessuna tecnologia, davvero nessuna, ha conosciuto uno sviluppo veloce e globale come Internet. E la stanno portando ovunque. Persino in quei luoghi d’Africa che avrebbero bisogno più di cibo che di Internet. Troppo veloce, troppo globale come sviluppo. Tutto solo per il bisogno di comunicazione? Insomma… il bisogno di comunicazione c’è, ma lo si soddisfa anche con gli amici del paese. Tutti bisogni indotti da chi sta al potere, che ci fa credere di non poterne fare a meno. La cosa più ironica, ripeto, è che questo sistema lo costruiamo prevalentemente noi, accettando, e di buon grado, tutto quello che ci viene proposto. Al punto di non ritorno… allora ci sarà da ridere.
Qui vengono indicate due realtà collegate al sistema del numero 666, cioè nei codici a barre e nella stessa parola ‘computer’.
Si sa che è in arrivo un "Digital Tsunami" che è il flusso enorme di dati digitali che si può raccogliere analizzando ogni transazione o ogni oggetto elettronico usato dalle persone: la Ue sta studiando questa Internet 3.0 ovvero l'Internet delle Cose ( Internet of Things) e si prospetta un'allarmante impennata della Surveillance Society, la società del controllo in pieno stile Grande Fratello preconizzato da George Orwell. 
 
Internet, nella sua definizione, World Wide Web [Rete Estesa Globale], è abbreviato notoriamente in WWW. La lettera W sia nell'alfabeto greco che in quello ebraico ha valore di 6. WWW – 666.
Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, computi il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei. (Apocalisse 13:18)

 

 (articolo di Iafet) 18 marzo 2009

fonte: http://ultimaepoca.blogspot.it/2009/03/linfrastruttura-per-il-controllo.html

 http://realtofantasia.blogspot.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per Internet puo' anche esse
re, ma esite in sistema piu' sofisticato e non ancora attuato migliore di Internet. E' il sistema informativo Stellar:
Il Sistema Stellar

L'evoluzione dei sistemi di telematica e di trasmissione è oggi assai superiore alla capacità di utilizzo di questi sistemi.
Si può affermare che oggi l'hardware è più potente del software.
Lo scibile umano ha accumulato sulla Terra e fuori di essa una massa di informazioni che, se convenientemente portate alla conoscenza di tutti, potrebbe veramente modificare la stessa immagine che l'essere umano, e segnatamente l'individuo in quanto tale, ha di se stesso.
E' possibile selezionare ed immagazzinare queste informazioni in una colossale memoria e metterle a disposizione di chi le chiede alla velocità della luce.
Stellar è il primo sistema informativo su richiesta individuale via etere.
Con Stellar, tramite un semplice terminale collegato ad un satellite geostazionario, chiunque può chiedere qualunque tipo di informazione ed ottenerla immediatamente.
Stellar è costituito da un complesso di apparecchiature meccaniche, elettroniche e spaziali e da un software in grado di utilizzarle mediante equipe di uomini e donne in ogni parte della Terra e fuori di essa.

L'apparato tecnico è composto da:

AKASHA - Memoria centrale
MAYAN - Satellite madre
DEYAN - Satellite gemellato
ASHAT - Unità periferica
YANT - Unità di collegamento utente


Akasha - Memoria centrale

Akasha è una memoria centrale installata sotto il suolo di un Paese che garantisce l'autonomia e l'indipendenza del sistema da qualsiasi tentativo teso a condizionare il funzionamento del sistema stesso e le informazioni raccolte e divulgate.

Akasha ha le seguenti caratteristiche:

- è collegato ininterrottamente via etere al satellite Mayan con un sistema di ricetrasmissione in codice;
- è dotato di una memoria nella quale vengono immagazzinate ed organizzate le informazioni (dati ed immagini);
- è assistito da sistemi di autodifesa che ne garantiscono la completa inviolabilità.


Mayan - Satellite madre

Mayan è un satellite geostazionario collegato ad Akasha, l'unità centrale del sistema, nonché a cinque Deyan, satelliti gemellati e, tramite questi ultimi, a tutti gli altri satelliti gemellati.
Mayan è dotato di sistemi di autodifesa, di apparecchi telescopici e di microfoni amplificati in grado di ricevere e trasmettere via etere.


Deyan - Satelliti gemellati

Oltre al satellite madre il sistema Stellar è costituito da 23 satelliti geostazionari, tra di essi intercomunicanti, denominati Deyan.
I satelliti gemellati sono direttamente accessibili da utente e comunicano con il satellite madre direttamente o tramite ponte con gli altri satelliti gemellati.
Anche i Deyan sono dotati di sistemi di autodifesa, di apparati telescopici e di microfoni amplificati in grado di ricevere e trasmettere da terra e dallo spazio.

fine prima parte:

Anonimo ha detto...

seconda parte.
Il Sistema Stellar











seconda parte- sistema stellar.:


Deyan - Satelliti gemellati

Oltre al satellite madre il sistema Stellar è costituito da 23 satelliti geostazionari, tra di essi intercomunicanti, denominati Deyan.
I satelliti gemellati sono direttamente accessibili da utente e comunicano con il satellite madre direttamente o tramite ponte con gli altri satelliti gemellati.
Anche i Deyan sono dotati di sistemi di autodifesa, di apparati telescopici e di microfoni amplificati in grado di ricevere e trasmettere da terra e dallo spazio.


Ashat - Unità periferiche

Le Ashat sono unità di ricetrasmissione a terra che aggiornano continuamente l'unità centrale tramite collegamento via satellite.
Sono previste 98 unità periferiche collocate in altrettanti diversi Stati della Terra.


Yant - Terminali utenti

Gli utenti sono dotati di apparati che, mediante i satelliti geostazionari, comunicano con l'unità centrale: sono gli Yant.
L'apparecchiatura è costituita da microprocessore, monitor, tastiera e microfono, traduttore acustico e visivo ed altri accessori mediante i quali chiedere e ricevere le informazioni.
E' altrsì possibile, ed anzi auspicabile, trasmettere informazioni via Yant: l'utente abilitato potrà così concorrere all'aggiornamento ed all'accrescimento della memoria centrale.
Sono disponibili diversi tipi di terminali utenti, a seconda dell'utilizzatore: dalla piccola unità personale a quella per le aziende e gli stati.


Il funzionamento

Le unità periferiche Ashat trasmettono le informazioni all'unità centrale Akasha via satellite Mayan e Deyan.
L'unità centrale Akasha elabora le procedure d'immissione ed acquisisce le informazioni sia per inserimento diretto che per ricezione dalle unità periferiche Ashat via satellite.
Akasha seleziona le informazioni e le rende disponibili agli utenti, nella lingua con la quale viene richiesta l'informazione stessa.
Gli utenti, con i terminali Yant, si collegano via satellite all'unità centrale Akasha per chiedere, ottenere e fornire informazioni.

Anonimo ha detto...

Caspita non ho parole. Ti ringrazio di avermi messo a conoscenza di una cosa che non conoscevo ed in maniera anche molto dettagliata. Davvero grazie di cuore. Fossero tutti cosi' precisi e dettagliati i commenti come lo è stato il tuo.

Anonimo ha detto...

per anonimo delle 18,29:

sono lieto che l'informazione sia stata di gradimento. Ritengo che Stellar sia anche molto meglio di internet. Stellar si puo' usare anche nello spazio la' fuori e intenet no!. in origine, internet era un sistema militare e invece stellar e' totalmente civile. Basato su satelliti non ha bisogno di connessione con line telefoniche.saluti

 


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