Psicologia politica: come distrarre la massa dai veri problemi

Di Barbara Collevecchio
Miss Italia,  Calderoli?  insulti, boutade, interminabili botta e risposta e indignazioni on line? Temi importanti o abili strategie mediatiche e politiche per  distrarre l’attenzione?
Le tecniche di manipolazione psicologica sociale hanno dei padri fondatori e lunga storia.Gustave Le Bon etnologo e psicologo (fu uno dei fondatori della “Psicologia sociale”)
fu il primo a studiare scientificamente il comportamento delle folle, cercando di identificarne i caratteri peculiari e proponendo tecniche adatte per guidarle e controllarle. Per questa ragione le sue opere vennero lette e attentamente studiate dai dittatori totalitari del novecento, i quali basarono il proprio potere sulla capacità di controllare e manipolare le masse. Tema centrale di Le Bon è : “Nell’anima collettiva, le attitudini intellettuali degli uomini, e di conseguenza le loro individualità, si annullano. L’eterogeneo si dissolve nell’omogeneo e i caratteri inconsci predominano”.
Dopo Le Bon un guru della propaganda fu Bernays, nipote di Freud: inizialmente, Bernays studiò l’opera di Gustave Le Bon, “Psicologia delle folle”, pubblicata nel 1895. Opera di riferimento per molti uomini politici, fu meticolosamenete studiata anche da Lenin, Stalin, Hitler, e Mussolini. La relazione con Freud era costantemente al centro del suo pensiero e del suo lavoro di consulente. Nella sostanza, la sua convinzione era che una manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini delle masse, svolge un ruolo importante in una società democratica. Nasceva così il concetto – caro appunto alla propaganda in chiave politica – secondo cui chi è in grado di padroneggiare questo dispositivo sociale può costituire un potere invisibile capace di dirigere una nazione:
«Coloro che hanno in mano questo meccanismo [...] costituiscono [...] il vero potere esecutivo del paese. Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. [...] Sono loro che manovrano i fili…».
Nel 1933 Joseph Goebbels rivelò a un giornalista americano che lo stava intervistando, come il libro Crystallizing Public Opinion che Bernays aveva pubblicato nel 1923 fosse stato utilizzato per le campagne politiche dei nazional-socialisti. 
Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. Tra queste spicca la numero uno: La strategia della distrazione. “L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.”
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/17/psicologia-politica-come-distrarre-la-massa-dai-veri-problemi/658378/

5 commenti:

Anonimo ha detto...

a Napoli si diceva "la festa, la farina, la forca" (ne parla A. Dumas in "I Borboni di Napoli", libro II, cap. XI).
Credo che i metodi siano sempre gli stessi. In qualunque età ed in qualunque Stato.

Anonimo ha detto...

E 2* voi un ministro nero a cosa è sevito.

Anonimo ha detto...

A fare incazzare neri Italiani.

Anonimo ha detto...

Ma non lo vedete che per mesi,ogni santo giorno,per un motivo o per un altro,si è sempre parlato sulle prime pagine di quotidiani e telegiornali della Kienge e della Boldrini,le due primedonne che vogliono sempre essere al centro dell'attenzione,se ne è parlato fino allo sfinimento'roba da far venire il latte ai 'oglioni a chiunque.

Anonimo ha detto...

Ma si è parlato anche di gioco di sigaretta elettronica di iva al 22% ora c'è Silvio e l'imu...ma a settembre questi sapranno di tanta gente senza lavoro.....della deriva in cui ci troviamo!!??
Secondo me manca poco,ma qualcosa accadrà
Buona vita

 


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