Ring of Fire, l’Anello di Fuoco dell’Oceano Pacifico si sta lentamente risvegliando



Mentre la maggior parte del mondo si concentra su altre cose, il Ring of Fire (l’Anello di Fuoco) dell’Oceano Pacifico si sta silenziosamente risvegliando. Negli ultimi due mesi vi è stata una costante serie di notevoli eruzioni vulcaniche e terremoti, che si sono verificati lungo tutto il perimetro dell’Oceano Pacifico. Ma siccome nessuno di questi eventi si è verificato nei pressi di zone altamente popolate, non sono state prese in considerazione e quindi non si è sentito molto parlare di questi insidiosi sviluppi in atto.
Gli scienziati avvertono che se l’attività lungo il Ring of Fire dovesse espandersi aumentando il proprio livello di pericolosità, sarà inevitabile che prima o poi un grande evento si abbatterà anche nelle zone altamente popolate. Allora quando questo accadrà, il mondo intero sarà focalizzato nuovamente sul Ring of Fire dell’Oceano Pacifico.


Circa il 90 per cento di tutti i terremoti e circa il 75 per cento di tutte le eruzioni vulcaniche si verificano lungo il Ring of Fire. Tutta la costa occidentale degli Stati Uniti si trova lungo questo Anello di Fuoco e ci sono zone a rischio come California, Oregon e Washington. Fortunatamente, la costa occidentale non ha conosciuto ancora eventi sismici devastanti in questi ultimi anni, ma gli scienziati assicurano che prima o poi tutto questo è destinato a cambiare purtroppo. Quindi è importante capire e prepararsi a come reagire quando ci saranno segnalazioni di crescente attività di ogni tipo.
Riportiamo di seguito come Wikipedia definisce il “Ring of Fire”
Il Ring of Fire del Pacifico (o talvolta solo Ring of Fire) è una zona situata lungo il bordo del bacino dell’Oceano Pacifico nel quale si verificano un gran numero di terremoti ed eruzioni vulcaniche. Questa cintura a forma di ferro di cavallo si estende per circa 40 mila chilometri (25.000 miglia), è formata da una serie quasi continua di trincee oceaniche, archi vulcanici e cinture vulcaniche e/o movimenti dei piani terreni.
Esso è situato, grosso modo, lungo tutto il bordo delle coste presenti nell’Oceano Pacifico. I residenti delle coste dei quattro continenti a rischio conoscono bene la situazione e si rendono conto che prima o poi un grande evento colpirà il Ring of Fire e che tutto ciò potrebbe cambiare radicalmente la loro vita in un solo momento.
Quasi tutti i peggiori terremoti accaduti durante la storia moderna si sono verificati lungo il Ring of Fire. Quando l’Anello di Fuoco è molto attivo, diventa un problema davvero grande…incontrollabile. Questo è il motivo per cui ci sono moltissime persone preoccupate non appena il Ring of Fire sembra entrare in un periodo di crescente attività.
Elenchiamo di seguito i 15 segni che indicano come l’Anello di Fuoco si stia svegliando…proprio mentre ci dirigiamo verso il 2013.
1 – Il Monte Lokon, che si trova in Indonesia, ha eruttato più di 800 volte da Luglio. Lunedì 17 Dicembre, la cenere vulcanica fuoriuscita dal vulcano ha raggiunto altezze oltre i 3 chilometri.
2 – Un allarme arancione era stato rilasciato per le città e i villaggi nei pressi del vulcano Tungurahua in Ecuador. Martedì 18 Dicembre è infatti esploso e ha espulso lava fino a mezzo miglio sopra il suo cratere.
3 – Grandi quantità di lava continuano a fluire fuori dal vulcano Tolbachik che si trova sulla penisola di Kamchatka, situata nell’estremo oriente russo e che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
4 – La lava continua a scorrere e la cenere continua a salire dal vulcano Fuego in Guatemala.
5 – Martedì 18 Dicembre, un pennacchio di cenere alto più di 2,5 chilometri si era innalzato dal vulcano Paluweh in Indonesia.
6 – C’è stata una media di circa 4 eventi sismici ogni ora emessi dal vulcano Popocatepetl in Messico questo Martedì 18. Ricordiamo che questo vulcano è costantemente sotto stretta sorveglianza anche da “Entità Extraterrestri”. Non dimentichiamo l’importante prova inconfutabile (avvenuta non molte settimane fa e priva di qualsiasi tipo di spiegazione scientifico/terrestre) sull’enorme “Oggetto” di origine extraterrestre lungo almeno 1 chilometro e largo 200 metri filmato ben due volte (uno in fase d’entrata nel cratere ed uno in fase d’uscita) dalle webcam del CENAPRED (Centro Nacional de Prevención de Desastres) del Messico.
7 – Gli scienziati hanno recentemente scoperto uno dei vulcani più misteriosi del mondo sul fondo dell’oceano al largo della costa di Baja, in Messico. Si tratta di un importante vulcano sottomarino ai piedi della punta di Baja e a due passi dalla California. La cupola misura in altezza 165 meri e si estende, sotto il profilo della lunghezza, in circa 4.000 metri mentre in larghezza 1640mt. Le forze tettoniche stanno creando delle spaccature dove trasuda il magma verso la superficie e di conseguenza si solidifica dando luogo alle pareti vulcaniche prese in esame, con una grossa quantità di basalto (roccia effusiva di origine vulcanica) che viene prodotto in pochissimo tempo. Ci sono dei veri e propri depositi di roccia derivante da esplosioni sotterranee che potrebbero far presupporre ad un evidente rischio tsunami nell’area, che si andrebbe a sommare a tutti i rischi che California e faglia di San Andreas comportano ogni giorno nell’aria.
8 – Il Monte Fuji (che si trova non troppo lontano da Tokyo, Giappone) è stato inattivo per circa 300 anni, ma negli ultimi mesi ci sono stati segnali crescenti di attività. Uno studio recente ha scoperto che una camera magmatica situata sotto la montagna è in una fase di immensa e preoccupante pressione. Un illustre scienziato avverte che il Monte Fuji è prossimo ad una eruzione esplosiva su vasta scala. Le autorità si sono allarmate quando un tunnel, che porta proprio al Monte Fuji, era crollato il 2 Dicembre, uccidendo 9 persone.
9 – In questo periodo gli scienziati stanno avvertendo che c’è un accumulo di magma pericolosissimo nella maggior parte dei 110 vulcani attivi giapponesi. Ricordiamo che i vulcani in Giappone sono circa duecento.
10 – Un terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito al largo della costa di Sulawesi, in Indonesia Lunedi 17 Dicembre.
11 – Un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito la regione della New Britain, Papua Nuova Guinea, Sabato 15 Dicembre.
12 – Un terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito il Golfo dell’Alaska a metà Novembre.
13 – Un terremoto di magnitudo 7.3 ha colpito il Giappone all’inizio di Dicembre.
14 – C’è stato un sostanziale aumento dell’attività sismica nella regione lungo la caldera di Long Valley in California, e le autorità dicono che senza dubbio il magma si sta muovendo là sotto, il ché è molto preoccupante.
15 – Recentemente, per un periodo di oltre cinque settimane, più di 170 terremoti significativi sono stati registrati in una città del Cile. Quella città, Navidad, ora viene vista come “uno dei luoghi più instabili della Terra”.
Tutti questi eventi si sono verificati lungo il Ring of Fire, l’Anello di Fuoco dell’Oceano Pacifico. Allora perché sta accadendo tutto questo?
Ci sono diverse teorie che circolano tra le persone
Negli Stati Uniti, una grande percentuale della popolazione è convinta che l’aumento dei disastri naturali sia la prova che stiamo attraversando la fase degli “ultimi tempi” descritti nella Bibbia. Infatti, un recente sondaggio ha rilevato che almeno il 36 per cento tra gli americani credono che l’aumento dei disastri naturali, che abbiamo vissuto negli ultimi anni, è una chiara indicazione che stiamo arrivando alla fine dei tempi…
Più di un terzo degli americani ritiene che la pericolosità delle recenti catastrofi naturali, altro non sia che la prova che stiamo attraversando i “tempi finali” descritti nel Nuovo Testamento…un periodo di agitazione che precede la Seconda Venuta di Gesù seguita dalla fine del mondo.
“Vi è una percentuale significativa di americani che vedono questi fenomeni attraverso una lente teologica,” ha detto Daniel Cox, ricercatore e direttore della Public Religion Research Institute, che ha pubblicato un sondaggio sulla religione e sui cambiamenti climatici, Giovedi 13 Dicembre, in collaborazione con la Religion News Service.
“E’ come una forte Fede. Una statistica che conta quasi quattro americani su dieci che stanno abbracciando questo Credo,” ha detto Cox.
Questa convinzione è particolarmente sentita tra i bianchi evangelici Protestanti (65 per cento), e meno comune tra i cattolici (21 per cento) e i religiosi non affiliati (15 per cento).
Diversi americani credono che ci siano altre cause dietro a tutti questi disastri naturali, e un gran numero di loro sono assolutamente convinti che non ci sia nulla di strano in ciò che sta accadendo.
Tutto questo ci porta alle parole di Michio Kaku, fisico teorico, divulgatore di importanti fatti scientifici ed astronomici, il quale nelle ultime settimane ha trattato più volte alcuni temi in maniera piuttosto insolita…come se volesse preparare le persone ad un imminente annuncio riguardante l’arrivo di un “Pianeta Solitario”. Inoltre, secondo Kaku, ci stiamo anche spostando in una fase critica, compresa tra Dicembre 2012 e Maggio 2013, periodo nel quale molti hanno previsto arrivare una fase intensa di tempo meteorologico spaziale che porterà notevoli disturbi alla vita sulla Terra. Tutto questo sarà strettamente connesso con l’intensa attività solare che entrerà nel suo massimo ciclo proprio il prossimo anno.
Stiamo entrando nel vivo di una Nuova Era e molti “segni” li stiamo già vivendo
Tutti noi possiamo chiaramente avvertire quanto il mondo stia arrivando sull’orlo di un grande cambiamento, non solo dal punto di vista degli stravolgimenti climatici in aumento sulla Terra, o dai cambiamenti ciclici che avverranno nel nostro Sistema Solare, ma anche da come il “controllo” sulla società mondiale generale sembra sfuggire di mano a coloro che hanno imposto tale meccanismo fatto di “regole”, una macchina che pare destinata a frantumarsi a breve. Per questo, molto presto, i mezzi materiali verranno “distrutti” dagli esseri spirituali, che rimarranno per costruire un unico mondo ed una unica nazione.
Scritto da Dan Keying
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