Ecco la musica del Sole!



IL SOLE E’ SEMPRE STATO FONTE DI ISPIRAZIONE PER MUSICISTI E CANTANTI    

Ma ora gli scienziati sono riusciti a registrare, e a rendere udibile all’uomo, la musica che la stella stessa è in grado di produrre. Un’armonia musicale, generata dal campo magnetico nella parte esterna della sua atmosfera, molto simile a quella delle corde di una chitarra. E di cui, sicuramente, ignorava l’esistenza lo stesso Lucio Battisti, quando, nel 1971, incantò gli italiani con la sua “Canzone del Sole”.La registrazione è stata realizzata dal team di ricercatori che, già tre anni fa, nel corso di un convegno della Royal astronomical society, era riuscito a spiegare, nel dettaglio, il fenomeno di questa particolarissima armonia solare. Robertus von Fáy-Siebenbürgen, a capo del gruppo di astronomi dell’università di Sheffield, ha evidenziato come gli enormi archi magnetici che si generano nella corona solare, possano produrre delle onde sonore che si propagano come quelle di una corda di una chitarra. In altri casi ancora, producono onde simili a generate dagli strumenti a fiato.
PER ARRIVARE A RIPRODERRE I SUONI

Gli scienziati inglesi si sono serviti delle immagini catturate dal satellite di questi archi magnetici – che possono raggiungere anche lunghezze pari a 96mila chilometri – arrivando poi ad accelerarne la frequenza, in modo che anche l’orecchio umano possa sentirli. Come evidenziato già nel 2007, infatti, la frequenza dei suoni emessi è inferiore alla soglia minima udibile dall’uomo.Non ci sarebbe nulla di avvincente in questa melodia: per ammissione stessa di chi l’ha sentita, è una “vera noia”. “Sentire per la prima volta questi suoni, emessi da una fonte così grande e potente, è stato bello  -  ha detto il professore parlando con il Daily Telegraph  -  Siamo di fronte ad una musica che ci permetterà di studiare il Sole sotto una nuova prospettiva, e di comprendere meglio cosa avviene negli strati esterni dove le temperature raggiungono milioni di gradi”. Gli archi magnetici, fanno notare gli esperti, vibrano “pizzicati” da potenti esplosioni che avvengono alla loro base. Le onde acustiche generate da ognuna di queste esplosioni viaggiano a una velocità che può variare dalle 45mila alle 90mila miglia l’ora e possono rilasciare un’energia pari a milioni di bombe all’idrogeno.
LA RICERCA DEGLI SCIENZIATI BRITANNICI

Potrebbe aiutare gli astronomi a prevedere le temibili tempeste solari. La scorsa settimana, la Nasa ha ricordato come l’attività solare stia progressivamente aumentando: la conseguenza sarà l’immissione nel sistema solare, entro il 2013, di livelli di energia magnetica molto alti. Per gli esperti, ciò potrebbe mandare in brevissimo tempo in tilt tutte le apparecchiature elettriche, lasciando il pianeta al “buio”. Potrebbero saltare anche i sistemi di comunicazione e tutti i dispositivi GPS. “Studiare la musica del Sole  -  ha evidenziato a tal proposito il professor Fáy-Siebenbürgen  -  potrebbe darci la possibilità di capire meglio e prevedere queste tempeste solari”. Per il docente, le prospettive future di conoscere il comportamento del Sole sono incoraggianti: “Questi archi oscillano come la corda di una chitarra o l’aria in uno strumento musicale a fiato. Col passare del tempo, le onde muoiono progressivamente, e questo ci potrà aiutare a comprendere meglio ciò che avviene nell’atmosfera solare”.
LA MUSICA DEL SOLE

Fonte: la Repubblica.it
Redatto da Pjmanc  http://ilfattaccio.org

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Nessun commento:

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny