Difendiamoci dagli dei?

Mi convince lo stile di Salvador Freixedo, è pacato e lineare, saldo direi. Procede sicuro delle sue intuizioni e ricerche, anticipando le conclusioni a cui sarebbero giunti anni dopo Mauro Biglino, Zecharia Sitchin, Von Daiken, Corrado Malanga e tanti altri ricercatori indipendenti. Freixedo è prolisso e fecondo, scrive numerosi testi interessanti nei quali delinea una costante nella storia dell’umanità: un’interferenza malevola esterna che tende ad irreggimentare e sfruttare il genere umano, in grado di creare fondali posticci con i quali irretire e confondere l’uomo portandolo a condurre vite limitate, all’oscuro del grande complotto che si svolge al di sopra delle sue possibilità di comprensione.


Invito caldamente alla lettura dei suoi testi ed in fondo a questo post lascio un link alla buona traduzione di ‘Difendiamoci dagli dei’ che, per un ex gesuita come Freixedo, appare come un libro dal titolo deciso e coraggioso. Freixedo viene espulso dall’ordine non tanto per le sue conclusioni storiche e teologiche quanto per aver definito la Chiesa di Roma ‘dormiente’. Credo che la prova dell’inganno sia banale da trovare; l’inerzia complice di una istituzione in grado di conoscere bene i risvolti più oscuri della nostra storia, è un indizio assai pesante.


Da Tankerenemy (1) traggo:


‘Soggiogare la natura significa gestire il clima ed il tempo in modo da provocare il maggior nocumento possibile agli ecosistemi ed alle attività produttive, segnatamente il settore primario. Dallo scenario meteorologico sono quasi del tutto scomparse le piogge dalla cadenza più o meno regolare ed i temporali estivi, sostituiti da fenomeni violenti ed effimeri con cui l’energia, accumulatasi nel corso di protratti cicli di aridità indotta, si scarica in modo subitaneo e con formidabile irruenza. Ecco allora le tempeste elettriche con fulmini che si susseguono rapidi, i temporali che in pochi minuti rovesciano decine di millimetri di pioggia con il consueto corollario di danni e purtroppo talora di vittime. ‘


Assistiamo ad una operazione distruttiva dei nostri beni primari condotta da aerei che partono da basi aeree site entri i confini nazionali e foraggiata (seppur clandestinamente) da risorse economiche locali, com’è possibile? Gli stati si sono rivolti contro il loro stesso territorio e contro la loro stessa popolazione? In realtà di questo compiacimento masochistico ne avevamo avuto sentori anche seguendo le tracce di altre operazioni infide ed oscure. Pensate alla gestione delle politiche energetiche a esempio, oppure alle scelte sanitarie sulle profilassi, oppure alla conduzione ferale di questa ignobile ed artificiosa crisi finanziaria che sta annichilendo le nostre ultime risorse disponibili od infine alla diffusione apparentemente demenziale e figlia solo del profitto delle sementi geneticamente modificate.


Difendiamoci dagli uomini oppure dagli dei? Fa differenza?


Se sono esistite ingerenze esterne che hanno teso a sfruttare e controllare il genere umano allora possiamo ben attribuire a tali mani esterne le manipolazioni ambientali a cui stiamo assistendo sbigottiti ed impauriti?


La società degli uomini non può annichilire se stessa. Non credo alla favoletta dell’uomo carnefice di se stesso, distruttore dell’ambiente e fatalmente destinato all’autodistruzione, come propagandato con grande enfasi dai vari Bill Gates, Al Gore e compagnia bella! Credo invece che molti di noi siano purtroppo parte di un disegno crudele che ha origine in altre dimensioni a noi sfavorevoli. Credo che questi tizi siano anche preoccupati da un possibile elevamento coscienziale e spirituale dell’uomo, altrimenti non farebbero di tutto, come fanno, per confonderci e sedurci verso lidi indecenti quanto sterili e preconfezionati. Ci siamo anche accorti che parlano un linguaggio sincronico composto da eventi, simboli e segni tutti da interpretare non senza difficoltà: la loro lingua comune.


Resta il fatto di fondo che stiamo scivolando verso un materialismo buio, con le nostre capacità di sintesi e critica annichilite chimicamente e tramite incessante propaganda. Subiamo un indottrinamento freddo e feroce fin dall’infanzia che non ci permette di scorgere quante meravigliose possibilità possediamo di comprendere l’ineffabile ed intuire le iperboliche strutture dell’universo. Alcuni di noi, tanti ma non tutti, sarebbero in grado di rivoltare il piano nefasto di compressione a cui siamo sottoposti. Secondo alcuni ricercatori tale piano è destinato però a fallire. L’irretimento finale non avverrà. Quello che i cosiddetti potenti della Terra chiamano pomposamente nuovo ordine mondiale non riuscirà ad impossessarsi delle nostre risorse più intime e dense. Quello che sembra un progetto inattaccabile si rivelerà presto quindi come una tigre di carta, grande e feroce in apparenza ma debole e posticcia nella sostanza.


Con questo augurio vi lascio alla lettura, se credete, delle opere di Salvador Freixedo:

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