Vincere il nemico sottile

Nei mesi che verranno ognuno di noi sarà chiamato ad una invisibile sfida, una battaglia sottile che si giocherà nel profondo della sua anima.

Gli effetti dello svolgimento di questa battaglia saranno poco appariscenti all’occhio altrui: solo osservando attentamente infatti chi ci conosce bene potrà vedere qualcosa di diverso nei nostri comportamenti, lievi sfumature nei nostri gesti, sguardi, posture e atteggiamenti.

Ma quello che accadrà alla fine della battaglia sarà visibile in modo chiaro ed inequivocabile a tutti.
Perché il nemico che combatteremo in quella battaglia sottile è il più importante di tutti.

Il suo nome è Paura Originaria.

Un nemico perfetto, infinitamente piccolo, tanto da essere virtualmente invisibile, ma infinitamente potente, poiché così efficiente da espandersi in un battere di ciglio da un nulla oscuro fino a tutti gli atomi del nostro corpo.

Un nemico prolifico, che dalle buie retrovie della nostra coscienza ha generato mille paure figlie, che abbiamo chiamato in altrettanti mille modi, e che popolano il nostro paesaggio emozionale, occupando progressivamente il nostro spazio di vita.

Conosciamo poco il nostro nemico, ma c’è qualcuno che lo conosce infinitamente meglio di noi.

Conosce le sue regole, i principi che osserva, gli accordi che rispetta. Ha stretto con lui un patto, sin dalla notte dei tempi. E ha lavorato fino a questo momento insieme, a stretto contatto con lui ogni maledetto istante della nostra vita per impossessarsi di tutta la nostra anima.

Ha costruito il terreno fisico su cui il nostro nemico può radicarsi, distruggendo l’unità e la pulizia del nostro habitat.
Ha costruito il terreno sociale, una rete di regole ingannevoli che ci ha condotto per mano alla totale solitudine interiore e all’antagonismo con i nostri simili: siamo stati incoraggiati ad espandere le nostre invidie, vendette, violenze, prevaricazioni e sfruttamenti, quando da soli non l’avremmo fatto.
Ha infine costruito il terreno di sentimenti ed emozioni fittizie, fatte di nebbia ed ologrammi, per alimentare il nostro nemico fino a trasformarlo in una buia voragine in cui tutto precipita.

La babele in cui viviamo è edificata col cemento più potente, il patto di sangue con quel nemico che finora abbiamo stentato ad individuare.

Ma la luce, con un raggio di candido e perfetto nitore, è risalita fino alle origini ed ha illuminato quei recessi dove il nostro nemico si era da sempre nascosto, sicché ora lo possiamo vedere distintamente.

Un oscuro universo contratto in un singolo punto, infinitesimamente piccolo.

Se abbasseremo la guardia, lasciandoci travolgere dalle nostre emozioni, che gli alleati del nostro peggior nemico sanno suonare come tasti di pianoforte, diventeremo minuscoli e immenso al contrario diverrà il nemico, come già troppe volte è accaduto.

Ma se lo guarderemo con fermezza e, certi di noi stessi, decideremo che dal nulla esso è venuto e nel nulla ritornerà, cadrà per sempre e cadranno con esso le paure figlie, che immense ci appaiono nello spazio della nostra vita, ma solo per l’antico e raffinato inganno alle nostre spalle perpetrato.

Questo è ciò che accadrà nei mesi che verranno.

Vinceremo la battaglia prima nella mente per poterla vincere poi anche nella materia.

Jervé

1 commento:

agata ha detto...

bello questo articolo

 


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