Fukushima: Giappone programma evacuazioni di massa per 40 milioni di persone!

Un rapporto preparato dal Ministero degli Esteri russo in merito alla prevista riapertura dei negoziati con il Giappone sulle contese isole Curili, afferma che i diplomatici russi sono rimasti spiazzati dalle dichiarazioni dei loro omologhi giapponesi. Essi affermano che 40 milioni di persone sarebbero in pericolo estremo di avvelenamento da radiazioni. Tutto ciò potrebbe portare a evacuazioni forzate di massa. Le Isole Curili sono situate nella regione di Sakhalin Oblast in Russia e a circa 1.300 km a nord-est di Hokkaido, in Giappone. L’arcipelago è formato da 56 isole e molte altre più piccole. Si compone della Grande Ridge Curili e Lesser Ridge Curili. Le isole passarono dal Giappone all’Unione Sovietica negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. Il pericolo estremo per decine di milioni di giapponesi è il risultato del disastro nucleare di Fukushima, in seguito al terremoto e allo tsunami dell’11 Marzo 2011. 
Secondo questo rapporto, i diplomatici giapponesi hanno segnalato che la restituzione delle isole Curili al Giappone sarebbe fondamentale in quanto non esiste un altro posto per l’insediamento di così tante persone. In sostanza diventerebbe la più grande emigrazione di tutti i tempi. I diplomatici giapponesi avrebbero affermato di aver preso seriamente in considerazione anche l’offerta della Cina, trasferendo la popolazione in quelle che vengono chiamate città fantasma, costruite per ragioni ancora sconosciute. Le immagini satellitari mostrano queste sorprendenti città costruite in zone remote della Cina, completamente abbandonate da anni. Secondo alcune stime, il numero di case vuote è di 64 milioni. Le notizie di questa catastrofe in corso per alcuni è ancora in fase di censura negli Stati Uniti, lo stesso non si può dire in Giappone. Non solo esperti indipendenti, ma anche fonti interne al governo dicono che si tratta di una situazione gravissima. Il peggiore scenario elaborato dal governo comprende non solo il crollo della piscina di contenimento del reattore n° 4, ma la disintegrazione delle barre di combustibile esausti provenienti da tutti gli altri reattori dell’impianto. Se questo dovesse accadere, i residenti nella zona metropolitana di Tokyo sarebbero costretti ad evacuare. Nonostante questa crisi sia stata descritta da alcuni come una guerra nucleare senza guerra, i militari statunitensi sono stati riforniti con enormi quantità di pillole anti-radiazioni, mentre la popolazione non sarebbe stata tutelata adeguatamente. Secondo l’ANSA, la radioattività è stata rintracciata a livelli elevati nelle acque al largo delle coste giapponesi, altre fonti indicano che addirittura sono state rilevate radiazioni in prossimità delle coste americane. D’altro canto il governo giapponese ha permesso a 16mila sfollati di ritornare alle loro abitazioni. Le persone evacuate furono 80mila, si prospetta un lento ritorno alla normalità per la zona di Fukushima. Le autorità giapponesi hanno infatti cominciato ad abolire il divieto parziale di accesso a tre città della zona.

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