Banche statunitensi si "sbarazzano" di titoli di stato italiani!

Le grandi banche statunitensi sono da mesi intente a ridurre la loro esposizione verso i paesi europei più a rischio, Italia compresa, svuotando i loro portafogli dai relativi titoli di stato, cercando così di limitare i danni in caso di improvvisi default delle economie in questione.
Bank of America e Morgan Stanley hanno rispettivamente ridotto l’esposizione totale ai titoli di Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia da 11.5 miliardi a 9.8 e da oltre 3 miliardi a 2.4 con un taglio di oltre il 20%. Istituti finanziari così grandi hanno il potere di influenzare da soli il mercato e la loro scelta di scommettere sulla svalutazione dei titoli di stato dei cosiddetti “Pigs”, liberandosene di una significativa parte, ha contribuito affinché la sfiducia sul mercato aumentasse, creando un nuovo giro di speculazioni.
I titoli svalutati, infatti, hanno sì un valore inferiore, ma il loro rendimento aumenta se posto in relazione con la loro, a questo punto probabile, rivalutazione. La ruota panoramica del trading ha saputo fare anche di un momento di tale crisi un mezzo per ridurre il rischio che eventuali default delle economie europee più in flessione travasassero nei portafogli delle banche, facendo delle azioni in questione una succulenta carcassa per i, mai sazi, avvoltoi della speculazione finanziaria, rivalutando così anche il valore di quelle ancora in portafoglio.

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