Radioattività troppo alta anche nella città di Fukushima


Moltissime scuole situate all’esterno dell’area evacuata attorno alla centrale nucleare di Fukushima sono troppo radioattive, dice Greenpeace dopo una campagna di misurazione.

Ma dice anche un’altra cosa, perfino più importante: in strade, parchi e luoghi pubblici della città di Fukushima la gente può essere esposta a radiazioni pari a 4-24 millisievert all’anno. Ovvero talvolta superiori anche alla generosa dose di 20 millisievert all’anno che il Giappone, in seguito alla catastrofe, ha deciso di considerare accettabile per la popolazione.

I 20 millisievert all’anno sono il limite generalmente fissato per coloro che lavorano nelle centrali nucleari, mentre per la popolazione di solito vale la soglia di 1 millisievert all’anno. Valeva anche in Giappone prima dell’incidente: poi è stata moltiplicata per 20. Cosa farà ora il Giappone, porterà via la sua gente dalla terra avvelenata?

La risposta, con ogni probabilità, è no. La necessità di estendere l’area di evacuazione attorno alla centrale nucleare è molto sentita dalla gente del posto: ma le autorità, da quell’orecchio, sono totalmente sorde.

Il Giappone deve già gestire la distruzione generata dal terremoto e dallo tsunami che hanno mandato ko la centrale nucleare. Deve già prendersi cura di circa 80.000 profughi nucleari residenti nel raggio di 20 chilometri attorno alla centrale, zona che – ormai sembra assodato – verrà dichiarata inabitabile a tempo indeterminato.

La prefettura di Fukushima è fittamente popolata. Ogni estensione delle aree da evacuare genererebbe decine di migliaia, centinaia di migliaia di persone a cui dover offrire indennizzi, nutrimento, sistemazione. Ergo la gente rimane dov’è o, se può, se ne va a sue spese.

Comunque ecco, in sintesi, i risultati della campagna di misurazioni effettuata da Greenpeace nelle scuole. Con un’avvertenza: viste le proteste per i 20 millisievert anche in aula, il Governo giapponese ha fissato, per l’interno delle scuole, un limite di 1 microsievert all’ora (8,7 millisievert all’anno), ovvero più basso di quello ritenuto tollerabile per la generalità della popolazione ma comunque sensibilmente più alto della soglia internazionale di 1 millisievert all’anno: e per questo ha sottoposto gli edifici a pulizia decontaminante, in vista della ripresa delle lezioni il primo settembre.

Secondo Greenpeace, anche dopo la pulizia la generalità delle scuole non rispetta gli standard internazionali di sicurezza e alcune superano anche la soglia giapponese: la punta più alta è stata registrata in una scala di un liceo con 7,9 microsieverts all’ora (69 millisievert all’anno).

Il comunicato stampa di Greenpeace scuole troppo radioattive, bisogna rinviare l’inizio dell’anno scolastico, con tutti i valori misurati e con la lettera al Governo giapponese che cita i 2-24 millisievert/anno nella città di Fukushima

Su Reuters secondo Greenpeace le scuole di Fukushima non sono sicure

Foto

http://blogeko.iljournal.it/2011/radioattivita-troppo-alta-anche-nella-citta-di-fukushima/63519

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